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Colangite Biliare Primitiva: conferenza stampa in Senato, Amaf presente

Si è tenuta martedì 19 settembre 2023 presso la sala Nassirya del Senato, una conferenza stampa che aveva a tema la discussione sulla Colangite Biliare Primitiva.

Un focus servito a dimostrare i progressi della ricerca ed il miglioramento nei trattamenti ai pazienti con questa patologia, che in Italia colpisce quasi ventimila persone ed in particolare le donne nella fascia d'età 40-60 anni. Una conferenza voluta fortemente dal senatore Ignazio Zullo degli Affari Sociali.

A tal proposito è stato anche presentato il libro "Colangite Biliare Primitiva (PBC) - Best practice italiane: la storia dei protagonisti". Ecco le parole del senatore Zullo: “Questo volume porta alla luce le best practices che devono fungere da stimolo e da impegno affinché, sull’intero territorio i pazienti possano beneficiare di un equo trattamento. A differenza di molte altre patologie rare, la Pbc può essere adeguatamente tenuta sotto controllo attraverso le terapie oggi disponibili. Pertanto, appare necessaria una diagnosi precoce, per consentire una presa in carico tempestiva. A tal fine, è indispensabile una stretta collaborazione tra i diversi specialisti - a partire dai medici di medicina generale - senza trascurare l’importante contributo che può essere offerto dalle associazioni dei pazienti di riferimento”.

Amaf Onlus Monza, presente all'evento, commenta così: "Il lasso di tempo tra sviluppo della patologia e presa in carico del paziente rappresenta la maggiore criticità da risolvere per l’Associazione: molte persone si accorgono della malattia per caso, attraverso esami ematici nei quali si riscontrano valori anomali. La soluzione migliore è arrivare ad una diagnosi precoce della malattia, ma non è semplice, in quanto molte delle persone affette da questo tipo di patologia sviluppano sintomi che non sono facili da identificare e possono essere confusi, come nel caso della stanchezza cronica - fortemente invalidante per il paziente - o del prurito. È necessario che il medico di Medicina Generale e gli specialisti siano preparati a cogliere questi segnali, per intercettarli e consentire l’adeguato trattamento della patologia. Per AMAF è fondamentale la collaborazione con la comunità medica e con le altre Associazioni, fonte di supporto per trasformare una situazione di disagio in una risorsa".